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<!DOCTYPE html> <!doctype html>
<html> <html style="background-color: black">
<div style="margin-right: 23%; margin-left: 23%; border: 1px solid #000;"> <div
<div style="margin-left: 2%; margin-right: 2%;"> style="
<h1 style="text-align: center;">Firma Digitale</h1> margin-right: 23%;
margin-left: 23%;
border: 1px solid #000;
background-color: white;
"
>
<div style="margin-left: 2%; margin-right: 2%">
<h1 style="text-align: center">Firma Digitale</h1>
<p> <p>
La firma digitale è un metodo matematico teso a dimostrare l'autenticità di un documento digitale La firma digitale è un metodo matematico teso a dimostrare l'autenticità
autenticando l'autore di un documento. di un documento digitale autenticando l'autore di un documento.
</p> </p>
<p> <p>Per firmare digitalmente un documento è necessario avere:</p>
Per firmare digitalmente un documento è necessario avere:
<ul> <ul>
<li>smart card o dispositivo usb con certificato digitale di sottoscrizione rilasciato da un certificatore accreditato;</li> <li>
<li>lettore di smart card;</li> smart card o dispositivo usb con certificato digitale di
<li>software di firma digitale, generalmente dato al momento dellacquisto della firma digitale, oppure scaricabile gratuitamente da internet dal sito del certificatore.</li> sottoscrizione rilasciato da un certificatore accreditato;
</ul> </li>
</p> <li>lettore di smart card;</li>
<p> <li>
Per firmare digitalmente un documento occorre inoltre convertire il file da un formato modificabile (come per esempio un dile testuale) a uno non immediatamente modificabile (come per esempio un file vettoriale). software di firma digitale, generalmente dato al momento dellacquisto
</p> della firma digitale, oppure scaricabile gratuitamente da internet dal
<p> sito del certificatore.
Il documento informatico da firmare digitalmente, infatti, deve essere redatto o previamente convertito in un formato statico </li>
</p> </ul>
<p> <p>
Una volta redatto o convertito il documento in formato statico bisogna aprire il software di firma digitale del certificatore, caricare il file interessato e cliccare sul pulsante “firma documento”.<br> Per firmare digitalmente un documento occorre inoltre convertire il file
Nella finestra che si apre verrà richiesto la password o il pin del dispositivo che contiene il certificato di firma digitale. da un formato modificabile (come per esempio un dile testuale) a uno non
</p> immediatamente modificabile (come per esempio un file vettoriale).
<p> </p>
Il sistema dà la possibilità di selezionare il tipo di file che si intende ottenere: a seguito dellapposizione della firma, infatti, il file caricato si “trasformerà” in altro di estensione diversa. Più precisamente: <p>
<ul> Il documento informatico da firmare digitalmente, infatti, deve essere
<li>formato p7m, contenente il documento originale e i file della firma digitale;</li> redatto o previamente convertito in un formato statico
<li>pdf, disponibile solo per i file in formato pdf, consente di ottenere un file pdf con la firma digitale inclusa. La firma può essere invisibile o grafica, cioè visibile;</li> </p>
<li>xml, che crea un file in formato p7m.</li> <p>
</ul> Una volta redatto o convertito il documento in formato statico bisogna
</p> aprire il software di firma digitale del certificatore, caricare il file
</div> interessato e cliccare sul pulsante “firma documento”.<br />
</div> Nella finestra che si apre verrà richiesto la password o il pin del
<br /> dispositivo che contiene il certificato di firma digitale.
<div style="margin-right: 23%; margin-left: 23%; border: 1px solid #000;"> </p>
<div style="margin-left: 2%; margin-right: 2%;"> <p>
<p> Il sistema dà la possibilità di selezionare il tipo di file che si
Il sistema per la creazione e la verifica di firme elettroniche può sfruttare le caratteristiche della crittografia asimmetrica. intende ottenere: a seguito dellapposizione della firma, infatti, il
</p> file caricato si “trasformerà” in altro di estensione diversa. Più
<p> precisamente:
Perché il sistema risulti sicuro, è necessario che solo l'utente stesso e nessun altro abbia accesso alla chiave privata. Il modo più semplice per ottenere questo è far sì che l'unica copia della chiave sia "in mano" all'utente; tuttavia, esistono soluzioni alternative </p>
</p>
<p> <ul>
Per ogni utente, le due chiavi vengono generate da un apposito algoritmo con la garanzia che la chiave privata sia la sola in grado di decifrare correttamente i messaggi cifrati con la chiave pubblica associata e viceversa.<br /> <li>
Lo scenario in cui un mittente vuole spedire un messaggio a un destinatario in modalità sicura è il seguente: il mittente utilizza la chiave pubblica del destinatario per la cifratura del messaggio da spedire, quindi spedisce il messaggio cifrato al destinatario; il destinatario riceve il messaggio cifrato e adopera la propria chiave privata per ottenere il messaggio "in chiaro". formato p7m, contenente il documento originale e i file della firma
</p> digitale;
<p> </li>
Grazie alla proprietà delle due chiavi un sistema di crittografia asimmetrica di questo tipo è adatto anche per ottenere dei documenti firmati, ma in modalità inversa rispetto a quella appena descritta cioè con la chiave privata a cifrare e quella pubblica a decifrare.<br /> <li>
Infatti, la chiave pubblica di un utente è la sola in grado di decifrare correttamente i documenti cifrati con la chiave privata di quell'utente. pdf, disponibile solo per i file in formato pdf, consente di ottenere
</p> un file pdf con la firma digitale inclusa. La firma può essere
<p> invisibile o grafica, cioè visibile;
Se un utente vuole creare una firma per un documento, procede nel modo seguente: </li>
<ol> <li>xml, che crea un file in formato p7m.</li>
<li> con l'ausilio di una funzione di hash, che deve essere pubblica, ricava l'impronta digitale del documento, detta anche message digest, un file di dimensioni relativamente piccole che contiene una sorta di codice di controllo relativo al documento stesso</li> </ul>
<li> dopodiché utilizza la propria chiave privata per cifrare l'impronta digitale: il risultato di questa codifica è la firma.</li> </div>
</ol> </div>
La funzione hash è fatta in modo da rendere minima la probabilità che da testi diversi si possa ottenere il medesimo valore dell'impronta, inoltre, è one-way, a senso unico, questo significa che dall'impronta è impossibile ottenere nuovamente il testo originario ovvero essa è non invertibile. La firma prodotta dipende dall'impronta digitale del documento e, quindi, dal documento stesso, oltre che dalla chiave privata dell'utente. A questo punto la firma viene allegata al documento insieme alla chiave pubblica. <br />
</p> <div
<p> style="
</p> margin-right: 23%;
</div> margin-left: 23%;
</div> border: 1px solid #000;
background-color: white;
"
>
<div style="margin-left: 2%; margin-right: 2%">
<p>
Il sistema per la creazione e la verifica di firme elettroniche può
sfruttare le caratteristiche della crittografia asimmetrica.
</p>
<p>
Perché il sistema risulti sicuro, è necessario che solo l'utente stesso
e nessun altro abbia accesso alla chiave privata. Il modo più semplice
per ottenere questo è far sì che l'unica copia della chiave sia "in
mano" all'utente; tuttavia, esistono soluzioni alternative
</p>
<p>
Per ogni utente, le due chiavi vengono generate da un apposito algoritmo
con la garanzia che la chiave privata sia la sola in grado di decifrare
correttamente i messaggi cifrati con la chiave pubblica associata e
viceversa.<br />
Lo scenario in cui un mittente vuole spedire un messaggio a un
destinatario in modalità sicura è il seguente: il mittente utilizza la
chiave pubblica del destinatario per la cifratura del messaggio da
spedire, quindi spedisce il messaggio cifrato al destinatario; il
destinatario riceve il messaggio cifrato e adopera la propria chiave
privata per ottenere il messaggio "in chiaro".
</p>
<p>
Grazie alla proprietà delle due chiavi un sistema di crittografia
asimmetrica di questo tipo è adatto anche per ottenere dei documenti
firmati, ma in modalità inversa rispetto a quella appena descritta cioè
con la chiave privata a cifrare e quella pubblica a decifrare.<br />
Infatti, la chiave pubblica di un utente è la sola in grado di decifrare
correttamente i documenti cifrati con la chiave privata di quell'utente.
</p>
<p>
Se un utente vuole creare una firma per un documento, procede nel modo
seguente:
</p>
<ol>
<li>
con l'ausilio di una funzione di hash, che deve essere pubblica,
ricava l'impronta digitale del documento, detta anche message digest,
un file di dimensioni relativamente piccole che contiene una sorta di
codice di controllo relativo al documento stesso
</li>
<li>
dopodiché utilizza la propria chiave privata per cifrare l'impronta
digitale: il risultato di questa codifica è la firma.
</li>
</ol>
<p>
La funzione hash è fatta in modo da rendere minima la probabilità che da
testi diversi si possa ottenere il medesimo valore dell'impronta,
inoltre, è one-way, a senso unico, questo significa che dall'impronta è
impossibile ottenere nuovamente il testo originario ovvero essa è non
invertibile. La firma prodotta dipende dall'impronta digitale del
documento e, quindi, dal documento stesso, oltre che dalla chiave
privata dell'utente. A questo punto la firma viene allegata al documento
insieme alla chiave pubblica.
</p>
<p>
Chiunque può verificare l'autenticità di un documento: per farlo,
decifra la firma del documento con la chiave pubblica del mittente,
ottenendo l'impronta digitale del documento, e quindi confronta
quest'ultima con quella che si ottiene applicando la funzione hash al
documento ricevuto; se le due impronte sono uguali, l'autenticità e
l'integrità del documento sono garantite.
</p>
</div>
</div>
</html> </html>